Castanea dentata
Il castagno americano (Castanea dentata (Marsh.) Borkh., 1800) è un grande albero deciduo appartenente alla famiglia delle Fagacee, originario del Nord America.[1]
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]C. dentata è un albero che cresce rapidamente e raggiunge e supera i 40 m di altezza con un tronco che può superare i 3 m di diametro.
È molto somigliante al castagno europeo e ad altre specie di Castanea. Si distingue per le foglie marcatamente dentate, con apice e denti molto acuti. Sia le foglie, che appaiono lucenti, che le gemme e i rametti dell'anno sono completamente glabri. Le foglie sono più ampie che negli altri castagni.
I fiori come quelli delle specie congeneri, sono portati in amenti, sono unisessuali e quelli femminili si trovano alla base di amenti misti. L'impollinazione è operata dal vento o dagli insetti pronubi.
I frutti sono delle noci racchiuse in gruppi di 3 all'interno delle cupole spinescenti. Sono più piccoli rispetto a quelli del castagno europeo, ma ugualmente dolci, e vengono prodotti in grande quantità dalla pianta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]C.dentata aveva in passato un grande areale che si estendeva dal Maine e dall'Ontario e fino al Mississippi, ai Monti Appalachi e alla valle del fiume Ohio.
La specie è praticamente scomparsa dall'intero areale a causa dell'attacco da parte del fungo parassita Cryphonectria parasitica, agente causale del cancro corticale del castagno, introdotto accidentalmente in America su castagni asiatici importati. Il primo caso documentato di attacco fu quello di un esemplare che cresceva nello zoo del Bronx a New York nel 1904.[2]. Da allora in pochi decenni furono distrutti più di 3 miliardi di castagni americani e la specie giunse sull'orlo dell'estinzione. Una vera e propria catastrofe tenendo conto che numerosissime specie animali si nutrivano dei frutti di queste piante, e che secondo alcune stime rappresentavano circa il 25 % degli alberi presenti sui Monti Appalachi.
Attualmente le poche piante sopravvissute all'interno dell'areale hanno l'aspetto di grandi arbusti e solo fuori dalle zone d'origine, dove il fungo non è arrivato, si possono osservare degli alberi di grandi dimensioni. Sono parecchie le organizzazioni che si occupano della salvaguardia di questa specie, e che cercano di far sviluppare la resistenza al patogeno tramite l'incrocio con specie quali il castagno giapponese, oppure facendo ricorso alle biotecnologie e all'ingegneria genetica, con risultati promettenti per il futuro.[3]
Usi
[modifica | modifica wikitesto]In passato era di notevole importanza economica per gli Stati Uniti per la produzione di castagne e di legno.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Castanea dentata (Marshall) Borkh., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 gennaio 2021.
- ^ The American Chestnut Tree, reprinted from American Forestry, su chattoogariver.org, 1915.
- ^ Salvare il castagno americano dall’estinzione con le biotecnologie, su Italia Unita per la Scienza. URL consultato il 13 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gellini R., Grossoni P. Botanica Forestale. CEDAM Padova. Vol. II, 1996
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castanea dentata
- Wikispecies contiene informazioni su Castanea dentata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Flora of North America, su efloras.org.
- RangeMap: (JPG), su acffarms.org. URL consultato il 9 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
- The American Chestnut Foundation, su acf.org.
- American Chestnut Cooperators Foundation, su ppws.vt.edu. URL consultato il 14 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2006).
- Canadian Chestnut Council, su uoguelph.ca. URL consultato il 18 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2010).
- American Chestnut Research and Restoration Center, SUNY-ESF, su esf.edu.
- National Geographic article, su news.nationalgeographic.com.
- Castanea dentata images at bioimages.vanderbilt.edu, su cas.vanderbilt.edu. URL consultato il 16 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2013).